Hai presente Siri? Immagina se la sua voce invece che da un iPhone uscisse dal corpo siliconato di una Barbie… Bene, hai appena immaginato Hello Barbie! un nuovo giocattolo smart firmato Mattel, connesso a Internet e dotato di riconoscimento vocale.
Hello Barbie! è un sogno divenuto realtà per milioni di bambine, specialmente le fortunate nate negli USA, visto che la bambola per ora è disponibile solo in America e anche se puoi trovarla su Amazon (a prezzo un po’ maggiorato: in Italia puoi acquistarla a € 174 invece di 75 dollari), continuerà a parlare solo inglese ancora per un po’. Non è solo una Barbie parlante, come ne abbiamo già viste (e provate) tante in passato, ma è capace di fare domande, rispondere e interagire con la sua padroncina, imparando e ricordando i suoi gusti, come e più di una vera amica virtuale, tutt’altro che immaginaria. Inoltre, può raccontare favole e barzellette e giocare.

La bambola, creata in collaborazione con l’azienda ToyTalk, è un piccolo cyborg in miniatura farcito di chip e sensori, si connette al WiFi e “prende vita” premendo il pulsante sulla cintura. Ovviamente è ricaricabile grazie al dock incluso nella confezione. Attraverso il microfono nascosto nella collana registra le domande dei bambini, trasforma l’audio in testo e cerca la risposta più coerente su un server sul cloud contenente oltre 8.000 domande. Dopodiché ripete il processo al contrario e dà la sua risposta. Visto che le risposte vengono memorizzate sui server Mattel/ToyTalk, Hello Barbie è capace di ricordare quello che piace e non piace ai bambini e di imparare nuove cose col passare del tempo, anche grazie agli aggiornamenti regolari del software che la fa funzionare.

Hello Barbie: premi il pulsante sulla cintura per attivare il riconoscimento vocale, connetti il dock al retro della cintura per ricaricarla (la batteria ha un’autonomia di circa un’ora)
Ma proprio queste meravigliose caratteristiche che la rendono un giocattolo tanto rivoluzionario, le stanno già causando non pochi problemi agli occhi sospettosi di alcuni genitori. Il Washington Post ha raccontato che un’associazione di genitori che difende la privacy dei bambini ha creato una raccolta firme online per ritirare l’inquietante (a detta loro) bambola dal commercio, anzi per fermare la produzione prima ancora del lancio. L’accusa è che Hello Barbie è una specie di Grande Fratello ficcanaso che fa domande invasive per carpire informazioni personali e usarle in futuro per scopi pubblicitari.
Mattel assicura che le informazioni vengono effettivamente registrate e analizzate per migliorare le performance della bambola, ma che restano private, anonime e protette in maniera sicura. E del resto prima di iniziare a usare la bambola tocca agli stessi genitori creare un account online scaricando un’app e decidere che informazioni condividere (oltre che acquistarla, aggiungerei io…).
Ma chi ci garantisce, chiedono i genitori, che in futuro le risposte dei nostri figli non vengano cedute ad altre aziende? Il timore è tale che la petizione Fermiamo la bambola spiona di Mattel ha raccolto migliaia di firme, non riuscendo tuttavia ad evitare lo sbarco della Barbie interattiva sul mercato quest’autunno.
Di vero in tutta questa storia c’è che Hello Barbie fa davvero un po’ troppo domande: basta apostrofarla con un semplice “Benvenuta a New York!” per trovarsi subito spiazzati da una raffica di domande più o meno opportune: “Io adoro New York! E tu? Dimmi, cosa ti piace di più della città? Il cibo, la moda o i panorami?”. E se le rispondi che ti piace il cibo, ecco un altro interrogativo posto con quella sua vocina suadente e apparentemente disinteressata: “Anch’io adoro il cibo! Qual è il tuo preferito?”.
Per non parlare di alcune pseudo-domande che in realtà potrebbero essere intese come subdoli tentativi di plagiare la delicata mente dei bambini. Il video seguente, girato dal blog Chip Chick a una fiera di giocattoli dove è stata presentata Hello Barbie, ti dà un’idea di come funziona la bambola e del perché intimorisca tanto i genitori. A un certo punto, chiacchierando con Barbie, la rappresentante Mattel afferma che le piace stare al centro dell’attenzione su un palcoscenico. Barbie memorizza questo dato e alla domanda “Cosa potrei fare da grande?” lo tira fuori in una maniera un tantino tendenziosa: “Bene, mi hai detto che ti piace stare sul palcoscenico. Allora forse potresti fare la ballerina? O la politica? O forse una politica ballerina? Tanto per dire… tutto è possibile!”.
In fondo è vero: tutto è possibile. Anche che una bambina entri in politica continuando a ballare nel tempo libero. E che da grande a un’intervista possa rivelare: “Chi mi ha ispirato a essere quello che sono? La mia Hello Barbie, chi sennò?!”.
E tu cosa ne pensi? Regaleresti Hello Barbie ai tuoi figli o ti sembra un giocattolo pericoloso?








Devi effettuare l'accesso per postare un commento.